“Maria da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore” (Lc 2,19).
La Vergine Maria, madre di Gesù indica una dimensione assolutamente essenziale della vita cristiana, e cioè la necessità di un ascolto della Parola che sa diventare contemplazione del mistero.
Il suo “custodire” è l’opposto di quell’atteggiamento che spesso i testi primo testamentari devono contestare ad Israele, troppo portato a dimenticare, a non ricordare le meraviglie di Dio. In questo senso Maria rappresenta la vera credente, che sa fare memoria, che non lascia che l’ingratitudine, con oblio dei benefici ricevuti, corrompa la stessa fede in Dio.
Comunque se Maria custodisce tutte queste parole è perché vi intuisce qualcosa di prezioso, che non si può smarrire, ma che va protetto, apprezzato sempre più. Si custodisce infatti ciò che è importante, ciò che alimenta la vita e la speranza.
Maria si concentra sulla Parola di Dio. Solo questa è fontana che zampilla per la vita eterna a differenza delle tante cisterne screpolate che rigurgitano del nostro parlare a vanvera, delle nostre chiacchiere inconcludenti, delle parole che tentano di offuscare la Parola di Dio. Maria allora è un modello per noi. Ha saputo camminare dentro la storia degli uomini rendendo profezia per il mondo tutto quanto andava scoprendo in Cristo mediante la sua meditazione, la sua preghiera, il suo servizio.